Un’incantevole immagine della chiesa di San Giorgio al crepuscolo: un magico anfiteatro il cui la Natura e l’uomo hanno realizzato un superbo capolavoro. Lo slancio del prospetto della chiesa viene amplificato dalla ripida scalinata che sembra quasi fluire dalla facciata. A sinistra, la successione dei palazzi nobiliari sembra quasi contenere l’affastellarsi delle case aggrappate sulla collina. Di questi scorci scenografici la città è ricca. Da un lato, il territorio sembra aver disegnato arabeschi con le sue vallate, il suoi altipiani, le sue colline. Dall’altro l’uomo ha arricchito questo disegno con le sue architetture, soprattutto tardo-barocche, segno di una rinascita fortemente voluta dopo il terremoto del 1693.
La chiesetta di San Giacomo
Oltre alle grandi chiese, Modica è anche ricca di piccoli edifici di culto presenti in città e nel territorio circostante. Fra questi, la chiesetta di San Giacomo, forse fra le chiese modicane più antiche. È una piccola perla incastonata nella natura, immersa com’è tra la fiumara ed un boschetto, all’uscita della città, subito dopo i grandi piloni dell’altissimo Ponte Gurrieri. È una chiesa templare, testimonianza evidente della ricchissima storia religiosa della città.
Il ponte Gurrieri
Il ponte Gurrieri a Modica, inaugurato nel 1967 e dedicato a Emanuele Gurrieri (politico locale che volle fortemente questa ed altre opere nel territorio). Il viadotto si innalza per ben 134 metri sul fondovalle (a suo tempo era il più alto d’Europa) e poggia su 10 grandi piloni di calcestruzzo che sorreggono più di mezzo chilometro di strada. Oltre a facilitare il collegamento con Ragusa, il ponte unisce due quartieri principali di Modica (la Sorda e il Dente) e permette di scavalcare il profondo canyon dove scorre la fiumara. Si tratta di un’opera importante per la viabilità, che però ha avuto (ed ha) un impatto notevole sul paesaggio.
Il territorio modicano
In questa magnifica veduta aerea fotografata da Luigi Nifosì è possibile osservare le caratteristiche peculiari del territorio modicano. In primo piano, la città che dal suo nucleo storico si espande nell’altipiano. Poi, il corso sinuoso delle gole scavate dalle fiumare. E, infine, in alto, i due grandi ponti del territorio: il già ricordato Ponte Gurrieri e, a destra, il ponte Costanzo, 168 metri di altezza sulla valle del fiume Irminio, nuova arteria di collegamento tra le città di Modica e Ragusa.