Il Mediterraneo non è soltanto un mare di frontiera e di conflitto. Esso è anche una via privilegiata di comunicazione per un territorio che si apre ai traffici internazionali. Sampieri è una frazione marittima di Scicli. Questa cittadina è nata (così come Donnalucata) come borgo di pescatori. Per diversi secoli essa è stata il punto più vicino e meglio collegato all’arcipelago maltese: dal suo porticciolo partivano numerose piccole imbarcazioni che trasportavano non solo merci o dispacci (qui arrivavano le lettere per i Cavalieri di Malta) ma anche uomini (esuli e patrioti, soprattutto durante il periodo risorgimentale).
Un albero di carrubo
Originario del Mediterraneo orientale, è un sempreverde coltivato soprattutto negli Iblei. I suoi frutti sono commestibili, e i semi vengono utilizzati come addensanti nell’industria alimentare. Questo territorio è stato sempre grande esportatore di carrube. L’ombra di quest’albero è una delle più fresche e ristoratrici, ed è una preziosa risorsa contro le torridi estati siciliane.
La spiaggia di Sampieri
L’incantevole spiaggia di Sampieri presenta le caratteristiche tipiche della costa che si affaccia sul Canale di Sicilia. Il mare si infrange contro scogli rocciosi oppure bagna spiagge dalla sabbia dorata e fine. Frequenti sono, in questa zona, le dune, che possono raggiungere anche diversi metri di altezza. Se non fosse per il mare e per la macchia mediterranea, potremmo credere di trovarci in mezzo al deserto del Sahara. E invece siamo nella Sicilia “africana”, che guarda al Maghreb e alle coste, non così lontane, della Tunisia.
La Fornace Penna
Sulla punta rocciosa che chiude la spiaggia di Sampieri (Punta Pisciotto) all’inizio del Novecento la famiglia sciclitana Penna fece costruire una fabbrica di laterizi. Per diversi lustri la Fornace Penna attinse alle cave d’argilla e alle sorgenti d’acqua del territorio per produrre materiali destinati all’esportazione via mare. Molti dei suoi laterizi vennero utilizzati, dopo il 1911, a Tripoli. Un incendio doloso, nel 1924, mise fine all’attività. Rimase soltanto lo scheletro dell’edificio che, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento nel paesaggio ambientale.
Particolare di una carta nautica di inizio Settecento
Le linee dei venti che partono della costa iblea mostrano chiaramente il collegamento che unisce Mazzarelli (scalo di Ragusa) e Sampieri (scalo di Scicli) all’arcipelago maltese. È la Natura, indirizzando i suoi venti principali, ad unire indissolubilmente questi due territori. Questo spiega, in gran parte, la scelta degli approdi, e rende comprensibile il motivo per cui, fin dalla preistoria, il territorio ibleo si sia proiettato sempre verso il mare
La torre di Pozzallo
La torre di Pozzallo, o Torre Cabrera, è una fortificazione costruita probabilmente alla fine del Trecento, per ordine del nobile catalano Bernardo Cabrera, conte di Modica. Rinforzata nella prima metà del Cinquecento con un terrapieno bastionato, era destinata soprattutto a difendere i prodotti granari del Conte di Modica destinati all’esportazione. Pozzallo oggi viene chiamata dai suoi abitanti “la terrazza del Mediterraneo”.