Al visitatore che oggi percorre il territorio della Sicilia sud-orientale, dal litorale verso i rilievi dei monti Iblei, si offre un paesaggio variegato. Nel territorio di Scicli, in particolare, si passa dalle coste sabbiose della Sicilia “africana” alle distese di orticoltura intensiva in serra o ai campi recintati con muretti a secco. Tra le frazioni sciclitane, Donnalucata (dal nome arabo) è la più popolosa. Paese di pescatori e di agricoltori, nel passato è stata oggetto di razzie ed incursioni dal mare. Per questo il suo hinterland presenta antiche torri di avvistamento; e per questo dal suo litorale è nata la leggenda della Madonna delle Milizie, un racconto strettamente intrecciato alle vicende di questa terra di frontiera.
La torre trecentesca
Tra le torri del litorale sciclitano vi è anche quella costruita, probabilmente nel Trecento, a due chilometri da Donnalucata, in un luogo dove la tradizione vuole ci fosse un antico eremo e, prima ancora, addirittura un edificio sacro pagano. Il romitorio, edificato (pare) tra il 1093 e il 1098, venne ampliato nel ‘300 e ricostruito interamente dopo il terremoto del 1693. Oggi la torre trecentesca e la chiesa settecentesca sono inglobate in una struttura conventuale, e l’eremo delle Milizie è stato consacrato Santuario.
La Chiesa delle Milizie
La chiesa delle Milizie venne ricostruita all’inizio del Settecento per volontà del facoltoso sacerdote Paolo Sammito. L’interno, abbellito da stucchi, presenta un altare con colonne tortili e, al centro, un’anonima e raffinata statua tardo-rinascimentale raffigurante la Madonna dei Miracoli. Sulla sinistra, la tomba di Mariano Perello, storico ed erudito sciclitano che rivestì la carica di Ricevitore dell’Ordine Gerosolimitano: molto intensi erano, infatti, i rapporti tra la Sicilia sud-orientale e i Cavalieri di Malta.
Il sontuoso portale d’ingresso della chiesa settecentesca
All’interno del timpano “spezzato”, una lapide ricorda il miracolo della Vergine Maria, intervenuta per salvare le “milizie” cristiane contro gli infedeli, e ricorda la presenza, all’interno della chiesa, dell’orma del piede lasciata dalla Madonna sulla dura roccia.
La leggenda della Madonna delle Milizie
All’interno della chiesa, uno dei vari dipinti settecenteschi che rappresentano la leggenda della Madonna delle Milizie. Si tratterebbe di un episodio avvenuto alla fine della conquista normanna della Sicilia, nel 1091. Sulla spiaggia di Donnalucata si sarebbe svolta una battaglia tra i Normanni (e gli Sciclitani) contro i Saraceni infedeli. Nel momento di maggiore difficoltà per le truppe cristiane, sarebbe apparsa la Madonna, a cavallo e armata di spada, che con il suo intervento divino avrebbe sconfitto gli infedeli. Così viene raffigurata in questo anonimo dipinto, con una iconografia mariana "mata moros" decisamente inusuale, finalizzata ad esorcizzare il pericolo proveniente dal mare: i Saraceni, o i Turchi, o comunque gli infedeli.
L'orma della Madonna
Strettamente legata alla leggenda è anche l’impronta di un piede femminile custodita all’interno della chiesa. Sarebbe l’orma lasciata dalla Madonna. Il Santuario, da sempre mèta di pellegrinaggio, conserva ancora oggi tutto il suo valore spirituale.