Il fiume Ciane nasce dalle sorgenti dette “Testa Pisima” e “Testa di Pisimotta” nella pianura alluvionale di Siracusa ai piedi di un piccolo pianoro detto Cozzo Pantano. Il fiume si sviluppa con un percorso complessivo di circa 4 km, di cui il primo tratto di 2 km è ricco di anse mentre i restanti, antropizzati dall’uomo alla fine dell’800 durante le operazioni di bonifiche, hanno andamento rettilineo fino a raggiungere il Porto Grande di Siracusa.
La stazione botanica del Ciane è oggi certamente la più estesa colonia di Cyperus papyrus in tutta Europa di grande interesse naturalistico e storico. Va ricordato, in proposito, che nel 1970 il Consiglio d’Europa ha incluso i papiri del Ciane nell’elenco dei biotopi di grande interesse naturalistico e meritevoli della massima tutela. Oggi sappiamo che il papiro del Ciane è un relitto glaciale e nel dialetto siciliano veniva chiamato “parrucca” o “pilucca” per l’eleganza della pianta e, in passato, veniva usato nelle processioni in onore di Santa Lucia. Il percorso non presenta eccessive difficoltà.
RNO Ciane e Saline
Lo storico Privitera dice che le Saline di Siracusa furono attivate nel 1610 dal barone Giuseppe Bonanni nei pressi della spiaggia del Porto Grande a poca distanza dalla foce dell’Anapo. Le Saline di Siracusa, come le altre della Sicilia sud – orientale, rifornivano quasi esclusivamente il mercato locale soprattutto per la salagione del tonno e delle sardine. Il lavoro del salinaro iniziava in primavera mentre la raccolta del sale avveniva tra giugno e agosto. Oggi le saline sono fondamentali per la sosta di molti uccelli acquatici nella lunga e pericolosa attraversata del Mediterraneo.
La Riserva venne istituita dalla Regione Siciliana per salvaguardare la foresta ripale a frassini e il delicato ecosistema legato alla presenza del papiro.
Martin Pescatore
Lungo il percorso, inoltre, durante il periodo primaverile, è costante la presenza del Martin pescatore, spettacolari i suoi tuffi in acqua per catturare piccoli pesci che poi, appollaiato su di un posatoio, ingoia agevolmente. Il percorso non presenta particolari difficoltà.
AMP Plemmirio con vista del Porto Grande di Siracusa
L’area marina protetta del Plemmirio viene istituita in provincia di Siracusa nel 2004 e si estende per una superficie di 2.429 ettari, è classificata come area specialmente protetta di interesse mediterraneo. L’AMP del Plemmirio costituisce un esempio importante di diversità biologica nel panorama mediterraneo, ricordiamo infatti che esso ospita oltre 10.000 specie di animali presenti, 540 specie di pesci di cui 75 endemiche ovvero oltre l’8 percento delle specie marine del pianeta.
AMP Plemmirio, area delle latomie
Da punta del Pero è possibile ammirare contemporaneamente la grandezza del porto grande di Siracusa e le latomie, da cui probabilmente furono estratti i conci per costruire la città negli anni.
La AMP è diventata importante per la presenza di percorsi subacquei adatti ai diversamente abili.