In gran parte dell'isola, soprattutto nei quartieri più antichi dei paesi e delle città, sono presenti fontane come nel caso dell’antico quartiere “canali”. E’ un antico borgo storico che, fino al 1492, ospitò gli ebrei e fu luogo di commercio e artigianato; il quartiere è ubicato nella parte bassa della città dove si trova l’antica fonte dei canali, dalle cui quattro bocche sgorga acqua fresca che viene poi convogliata nel lavatoio medievale. Nei pressi della fonte, si trova una piccola chiesa dedicata a Santa Lucia, probabilmente riedificata nel 1685, su una preesistente sinagoga ebraica.
Il palio dei Normanni
Il Palio dei Normanni, manifestazione unica in tutta l'Italia meridionale, è una rappresentazione che rievoca fatti e avvenimenti storici accaduti 1000 anni fa. Il Conte Ruggero, ultimo figlio del re Normanno Tancredi, venne in Sicilia per liberarla dalla dominazione saracena. Negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, prese forma l'idea di dar vita nella città di Piazza Armerina a qualcosa che attirasse i turisti. Si decise di realizzare un vecchio sogno, istituire una manifestazione che rievocasse simbolicamente la liberazione dai Saraceni da parte delle truppe del Conte Ruggero D'Altavilla. La prima edizione, si svolse nel 1952 e da allora ogni anno, dal 12 al 14 agosto, il Palio dei Normanni prende vita. Il primo giorno, il Gran magistrato sfila in corteo per le vie della città portando con sé una lampada accesa che depositerà in cattedrale, ai piedi del vessillo della Madonna delle Vittorie. Nei giorni successivi, i cavalieri si sfidano in prove di abilità e destrezza e la premiazione consiste nell'affidare, per un anno, ai cavalieri vittoriosi il vessillo raffigurante Maria Santissima delle Vittorie.
Maria Santissima delle Vittorie
Il 15 agosto Piazza Armerina festeggia la sua santa patrona, Maria Santissima delle Vittorie, la cui icona viene custodita in un tempietto d'argento nella Cattedrale. Si racconta che il Conte Ruggero dopo la vittoria di Cerami del 1063, inviò a Papa Alessandro II un suo emissario per informarlo della vittoria e per consegnargli quattro cammelli come bottino di guerra. Papa Alessandro II ricambiò con indulgenze plenarie al Conte e a tutti coloro che avevano combattuto la battaglia, inoltre il Papa donò al Conte una icona bizantina dell’VIII secolo raffigurante la Vergine con Bambino Gesù. Si narra che la sacra icona abbia protetto la città prima dalla peste e poi, durante la Seconda Guerra Mondiale, dai bombardamenti. La festa della Santa Patrona, preceduta dal Palio dei Normanni, inizia il 15 agosto con una solenne processione che si snoda per le vie della città e l'artistica vara d'argento, dal peso di otto quintali, viene portata a spalle dai devoti mentre le donne portano un reliquiario dove viene custodito un capello della Vergine. L'occupazione della Sicilia da parte degli arabi rivive in una resistenza culturale abbastanza eloquente: mi sientu pigghiatu re turchi, (mi sento preso dai turchi), infatti, un siciliano che non dorme per un’intera notte, appena alzato, si esprime proprio in questo modo.
La fioritura delle orchidee
La magica fioritura delle orchidee nelle campagne ennesi è sicuramente uno degli spettacoli più affascinanti che la primavera siciliana offre. La famiglia delle orchidaceae è con le sue oltre 20.000 specie, riunite in circa 500 generi tra quelle delle piante superiori, la più numerosa dopo quella delle composite. Circa 200 specie sono presenti in Europa e nella regione mediterranea e, di esse, 120 vegetano in Italia e ben 80 in Sicilia. Le orchidaceae sono piante terrestri o epifite, più raramente parassite. Le specie terrestri posseggono un fusto sotterraneo tuberoso generalmente suddiviso in due o più parti di varia forma. Le modalità di fecondazione delle orchidaceae sono tra le più specializzate del regno vegetale, dato che il polline, essendo riunito in una massa vischiosa non può essere trasportato dal vento e non si può avere quindi impollinazione anemofila, essa è quindi zoogama attraverso un inganno visivo ed olfattivo della pianta nei confronti degli insetti. L’unica orchidea siciliana di cui abbiamo notizie di fitoalimurgia è la barlia che nel dialetto siciliano prende il nome di patatara consumata comunemente in zuppe o per condire legumi. Un tempo dai bulbi delle orchidee si ricavava il salep, ricostituente e considerato altresì un afrodisiaco.